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TEMPI SUPPLEMENTARI

Inclusione: una parola dai tanti volti

Includere: portare qualcosa all'interno di un insieme più grande. In questo progetto, raccontato attraverso la fotografia, il qualcosa sono in realtà dei qualcuno e l'insieme è stato la zona 8 di Milano, ma in realtà più in generale la città.

L'inclusione è una storia, fatta di viaggi, di tempi e di luoghi, di persone che si sono incontrate e hanno messo qualcosa in comune.

Le persone sono stati 80 ragazze e ragazzi stranieri, alcuni di recente immigrazione, come i minori stranieri accolti nelle comunità della zona, altri sono adolescenti e preadolescenti stranieri da più tempo in Italia, alcuni nati in Italia, incontrati nei centri di aggregazione o nelle scuole. Tutti in comune avevano la voglia di stare insieme e di fare sport.

I viaggi di questa storia sono quelli reali fatti per arrivare in Italia, a volte da soli a volte con le loro famiglie. Percorsi molto dolorosi in molti casi, fatti di solitudine ma sempre accompagnati da grandi obiettivi, rappresentati dai luoghi di approdo: Milano e in particolare la zona 8. Milano, una città che è un porto senza il mare, che in alcuni casi fa molta paura.

Milano sa essere anche leggera. Serviva rispondere ad un desiderio semplice di questi ragazzi: incontrarsi, di comunicare, anche con poche parole. Fortemente convinti della valenza integrativa e  interculturale delle attività sportive, da Settembre 2015 a luglio 2016,  la Cooperativa Farsi Prossimo ha realizzato  il progetto “Tempi supplementari”.

IL PROGETTO

Gli obiettivi del progetto erano diversi ed avevano a che fare con la dimensione relazionale, emotiva, linguistica. Le attività fisiche, ludiche e sportive permettono  sollecitano infatti il  coinvolgimento  del corpo, della mente, delle emozioni, del rapporto con gli altri,  della conoscenza di sé. 

Permettono quindi di  prestare attenzioni  agli aspetti diversi dell’integrazione in maniera immediata, trasparente che può essere agita anche con poche parole.    

Al progetto hanno partecipato circa 80 ragazzi e ragazze. Le attività proposte sono state 2 laboratori di Muay Thai, 1 laboratorio di calcio, 1 laboratorio di calcio freestyle, 1 laboratorio di difesa personale, 1 laboratorio di rugby, 1 Corso di Italiano L2.

Tutto il progetto è stato documentato attraverso la fotografia, che è stata anche strumento per i ragazzi di diventare protagonisti dei loro percorsi.

Sempre le fotografie fanno parte del dizionario visuale elaborato per il corso di Italiano L2, che hanno documentato nel tempo le esperienze fatte dai ragazzi.

 

Il dizionario ancora oggi è uno strumento utilizzato in molti corsi di italiano L2 per minori stranieri.

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